Festa Gaia - Tra Terre e Cibo Associazione culturale Anthipodi
Anthipodi è una associazione culturale, senza scopo di lucro che ha come scopo principale il perseguimento degli obiettivi fissati nell’Agenda ONU 2030 ed in particolare i 17 Sustainable Development Goals.
Nel perseguimento di queste finalità l’Associazione avrà un focus particolare sulla necessità della modifica in forme sostenibili dei sistemi agroalimentari, sulla sicurezza alimentare, sulla sostenibilità ambientale, sulla tutela e valorizzazione della cultura enogastronomica italiana, dei suoi territori, delle produzioni tipiche e biologiche italiane, della dieta mediterranea.
Tra gli altri scopi prioritari l’Associazione si propone di tutelare e preservare il “patrimonio culturale intangibile” come definito dall’UNESCO.
Anthipodi vuole anche far conoscere le diverse e autentiche culture alimentari del pianeta; cibi e preparazioni che hanno attraversato la storia per secoli e raccontano i popoli, il senso della terra e della tradizione.
Sin dalla sua apparizione sulla Terra il genere Homo ha dovuto procurarsi il cibo per vivere. La società di raccoglitori e cacciatori si è poi specializzata ed è passata dall’istinto di sopravvivenza ad una fase di successiva in cui tramite il fuoco ha incominciato a cucinare gli alimenti: così creando attorno al fuoco ed al cibo il primo “rito sociale” comunitario.
A distanza di migliaia di anni dagli albori dell’umanità si deve, purtroppo, constatare come molti esseri umani, in tante parti del mondo, siano quotidianamente impegnati nella ricerca di alimenti per sopravvivere mentre il “rito sociale” che si crea attorno al cibo ha assunto una centralità, a volte esasperata, nella vita di ognuno di noi, con inaccettabili prassi di spreco alimentare.
Per questo siamo impegnati a sostenere le azioni e i 17 obiettivi dell’Onu in materia di sistemi alimentari, di sicurezza alimentare e di sostenibilità ambientale: “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”.
Di fronte alle emergenze planetarie, l’analisi si deve necessariamente estendere all’attuale modello di sviluppo, in assoluta condivisione delle parole del premio Nobel, Giorgio Parisi: “Se il Pil rimarrà al centro, il nostro futuro sarà ben triste” (…) “Il prodotto nazionale lordo non è una buona misura dell’economia, cattura la quantità ma non la qualità della crescita”
Per un mondo più equo e sostenibile.
“Contro l’indifferenza, I care“